lunedì, ottobre 30, 2006

I LOVE CIRO


Oggi sto giù, molto giù, ancora più giù dei due giù precedenti.
La ragione apparentemente banale, contiene in se racchiusa una verità svilente.
Tutto nasce da un quesito: dare in adozione o no, Ciro, uno dei Cucciole di Prole più simpatico e ben riuscito?
Un vero mito che io ormai considero, come gli altri, parte de LAMIAFAMIGLIA.
Cioè intendo che gli voglio bene, lo penso, mi preoccupo per lui e, se un giorno non dovessi trovarlo a casa, mi mancherebbe molto.
Facile rispondere non darlo, altrettanto facile dire dallo, che te ne fai di 4 cani?
Io sarei per tenerlo con me, come Pepa, Sandra e Soda e continuare a vivere felici (con tutte le difficoltà di un Branco) senza farmi proprio sfiorare dall'idea di darlo in adozione?
Ma, pare che in questa vita e in questo mondo non sia considerato molto sano farsi guidare dal sentimento e pare anche, che chi si lascia guidare da questo MOSTRO DELL'ANIMA, sia destinato inevitabilmente a fare una vita priva di qualità.
Insomma avere figli, marito, cani e co. va ben valutato, addiruttura calcolato a tavolino perchè ciò a cui si va incontro sarà un destino di miseria e privazione....vuoi pensarci bene?
Niente più viaggi, niente bei vestiti, niente aperitivo e ristorante, niente colpi di testa.
Quindi se io terrò 4 cani le mie possibilità di carriera, anzi lavoro (carriera de che????), fare figli, andare in vacanza, avere la casa e i vestiti puliti, comprare un divano si ridurranno del 100%. Sicchè la mia vita sarà finita.
Questa è la visione che abbiamo oggi, quella che noi umani civilizzati e ultratecnologicilavoratoridicittà ci siamo inventati con l'intento di apportare nella nostra esistenza benessere.
E questo è invece un vero fallimento e altro non ci ha portato che PRIVAZIONE E DEPRIMENTO.
Fondamentalmente, vivere, anzi sopravvivere in questo mondo di palestre, viaggi, locali e moda ci costringe continuamente a fare le nostre scelte piuttosto che in base a ciò che ci rende felici, in base ad un luogo comune che ci vuole single e ultradinamici se davvero non vogliamo essere infelici e ridotti in povertà.
Chi invece, sceglie la via dell'amore sembra continuamente essere destinato a fare i conti con un verbo che inizia proprio a strafrantumarmi le palle che è "AVERE LA POSSIBILITA'" ovvero, quasi sempre la NON POSSIBILITA'.
Cioè io continuamente devo pensare se ho la possibilità di fare un bebè, di prendere un cane, di badare a loro, perchè NON HO LA POSSIBILITA' di non lavoprare 9 ore al giorno e NON HO LA POSSIBILITA' economica di mantenere una famiglia....
Lo so, è un discorso confuso, finisce sempre così quando confronto il mondo che è con quello che vorrei:
vado in stress e confusione.
Come viviamo male e infelici.
Quanto era più sano come vivevano i nostri nonni.
Perchè loro senza alcuna possibilità, anche con grandi privazioni, sono riusciti a sfamare e fare tanto per tanti tanti figli e per tanti tanti animali senza sentire per questo di non avere mai vissuto?
Io Ciro me lo voglio tenere e voglio fare di tutto per vivere felice.
NON VOGLIO UNA VITA CHE NON MI CONCEDE LA POSSIBILITA' DELLA NORMALITA'

venerdì, ottobre 27, 2006

ancora cani


Ancora cani.
Si, perchè sono stata sul blog di Francy e Mini e ho letto il nuovo urgentissimo post.
Si, perchè oggi Il Guru, mi ha inviato una mail in cui mi invitava a visitare un blog nascente, di quelli che era assolutamente necessario che nascesse.
Uno di quei Blog che il mio Branco avrebbe messo nei PREFERITI: la via degli animali, il blog di un educatore cinofilo bravo bravo, proprio come Il mio Guru, uno di quelli che in quattro post già ti trasmette tutto l'amore che ha per gli animali.
E' proprio leggendolo che ho ripensato al corso fatto a Bari e a tutto quello che ho visto e ho capito che, una cosa è fondamentale se si sceglie di prendere un amico a quattro zampe:

LA COMPLICITA'

Questo ci hanno insegnato al corso: non si può cercare il rispetto di un animale se non rispettandolo, che non vuol dire umanizzandolo, ma riconoscerne la diversità, tentare di capire il suo linguaggio, assecondare le sue necessità.
Se si ama un animale, non dovrebbe poi essere così difficile intraprendere questa strada.
Del resto questa è una grande opportunità per tutti, imparare, anche grazie al lavoro di educatori seri e amorevoli, come collaborare con il proprio cane senza mai dover alzare la voce o peggio le nostre rudi manacce!
L'opportunità bellissima di non dover mai usare metodi costrittivi, violenti, di non doverci imporre, di non avere malate pretese di dominanza (ma che è sta dominanza???)
Già quando presi Pepa, molto tempo prima di conoscere Il Guru, mi sentivo infastidita dal doverla sgridare per aver commesso qualche piccolo reato.
Allora non c'era nessuno vicino a me a consigliarmi bene, chi l'ha fatto diceva che la piccola andava sculacciata all'occorrenza con il giornale o con le manine.
Tutti ritenevano che con metodi troppo blandi Pepa non avrebbe mai imparato un bel niente...
Allora qualche volta ho alzato di più la voce, qualche volta è volata una sculacciata, qualche volta (me ne vergogno) quelle orribili strofinate nella pipì (una cosa da bruti primitivi sensa linguaggio) e certo è che fondamentalmente mi sentivo male a vedere il mio cucciolo spaventato e disorientato.
Fu così che decisi di prevenire (le marachelle e il mio conseguente abbrutimento) cercando di immaginare cosa Pepa potesse fare nei vari contesti, studiandomi le possibili soluzioni, prendendo mille precauzionie per evitare le "punizioni"e così Pepa crebbe più o meno serena.
Quando al corso ci hanno ripetuto mille e mille volte che la violenza sul cane, anche lieve (il famoso giornale) non fa altro che portare peggioramenti più o meno visibili, stati di stress, compressioni potenzialmente esplosive, ho tirato un sospiro di sollievo e ho pensato che questo è IL PROGRESSO.

VIA I COLLARI A STRANGOLO, VIA QUELLI UNCINATI O PEGGIO CON LA SCOSSA ELETTRICA (MA CI RENDIAMO CONTO!), VIA LE BOTTE, VIA LE PUNIZIONI, VIA LE STROFINATE NELL'URINA, VIA LE STRATTONATE, VIA TUTTO QUESTO INQUIETANTE MONDO "EDUCATIVO".

Al corso ci hanno insegnato che con il proprio cane si può comunicare, si deve comunicare!
Ci hanno insegnato, che a volte le persone, specie se inesperte, commettono errori grossolani che possono danneggiare il cane anche in modo grave (può diventare aggressivo, stressato, iperattivo ecc.).
Ci hanno insegnato che, per questa ragione, l'amore verso il nostro cane va modulato rispettando il loro mondo, perchè a volte ciò che noi facciamo per amore può essere dannoso e allora, amarlo è imparare ciò che va bene per lui.
Ci hanno insegnato che bisogna dargli rispetto, attenzione, cura, bisogna dimostrargli che gli vogliamo molto bene, con il suo linguaggio e non con il nostro, e per tutte queste ragioni, otterremo da lui collaborazione, fiducia e amore.

In effetti, in questi corsi, chi deve imparare è proprio l'uomo e io ho imparato davvero tanto.
Da un padrone educato così, sicuramente verrà fuori un cane educato e felice.

Ringrazio tutti gli educatori cinofili che fanno capo a questa scuola e a questo modo di pensare per il loro impegno a diffondere questi principi, per darci la possibilità di imparare qualcosa di davvero immenso e cioè che i legami e l'amore non possono mai basarsi sulla forza, sulla paura, sulla costrizione.

BENVENUTO "LA VIA DEGLI ANIMALI" E GRAZIE MILLE!

mercoledì, ottobre 25, 2006

MEME: where have you been?




Qualche tempo fa, in giro per blogland, ho trovato, su un blog di cui non ricordo il nome :(, un "gioco" molto carino.
Esiste un sito, di cui troverete il link a fondo post, che vi permette di realizzare una supertecnologica cartina dei paesi da voi visitati.
Io ho fatto la mia...Ho visitato solo il 3% del mondo, ho ancora molto da fare.
Invito anche voi a fare anche la vostra MEME MAPPA!

BUONI RICORDI DI VIAGGIO!!!




create your own visited countries map
or vertaling Duits Nederlands


PS: l'intervento di Carlotta è andato benone! Del corso fatto a Bari, un giorno vi racconterò, comunque è stato molto molto bello.

martedì, ottobre 24, 2006



CARO NUVOLONE TI AUGURIAMO TUTTI UN BUONISSIMO COMPLEANNO E TANTA FORTUNA.
MBLE, PEPA E I CUCCIOLI DI PROLE

venerdì, ottobre 20, 2006

...arrivederci a lunedì!


Questa blogsettimana si conclude oggi per me perchè domani mattina parto con Soda e Ciro per Bari.
Lì incontreremo Il Guru e Oscar, il Suo cane, e parteciperemo al corso di educazione di base...
Soda e Ciro dicono di sentirsi già educati.... comunque sia hanno piacere di fare esperienze nuove.
Sono già molto eccitati all'idea:
Ciro mi chiede quante pollastre ci saranno al corso e la pantera Soda se sarà possibile arrampicarsi sugli alberi....
Sandra e Pepa restano con il Nuvolone il quale non vede l'ora di liberarsi di noi e godersi quelli che, a suo dire, sono gli elementi migliori del Branco.
In conclusione siamo tutti felici, ognuno di fare una cosa con i nostri bellissimi cani.
E, visto che questa settimana l'ho dedicata tutta agli amici pelosi quadrupedi, vorrei concludere con


UN GRANDE IN BOCCA AL LUPO A CARLOTTA, LA MAMMA DI PEPA, CHE OGGI SI OPERA UN NODULETTO....

...FAI VEDERE CHI SEI CARLOTTONA!!!
SIAMO TUTTI CON TE!!!

mercoledì, ottobre 18, 2006

FACCIAMO TUTTI QUALCOSA


Questa foto è stata scattata pochi giorni dopo la nascita della Prole.
Pepa dorme serena con Soda sul musetto e un fratellino affianco.
Io ogni volta che rivedo queste foto mi sento fiera, per aver dato la possibilità a Pepa di diventare mamma, farle vivere quest'esperienza serenamente, permetterle di stare con i suoi cuccioli in tutte le fasi che sono necessarie per determinare un corretto sviluppo dei piccoli.
Sono orgogliosa di aver tirato su La Prole così bene e di stare facendo il possibile per affidare i cuccioli SOLO A CHI DAVVERO POTRA' ESSERE UN BUON COMPAGNO PER LORO a costo di tenermeli tutti io.
Quando qualcuno viene a casa per il primo incontro (...e colloquio), io e Il Guru, cerchiamo di valutare se la persona che abbiamo di fronte possa davvero dare al cane tutto quello di cui ha bisogno, specialmente rispetto, perchè ogni animale ha una sua dignità, che se calpestata lo umilia e lo ferisce.
Gli animali non parlano, o meglio, non tutti gli esseri umani riescono a parlare con loro e questo forse il motivo che genera tanta violenza e indifferenza nei loro confronti.
Mi spiace non avere abbastanza spazio per poter proteggere e dare una vita serena a tutti gli animali in difficoltà che incontro per strada, in particolare vorrei poter assistere tutte le cagnette in gravidanza e i cuccioli che, come succede tra gli umani, sono le categorie più deboli e abusate. Primo o poi questo progetto lo realizzerò, però intanto vorrei fare qualcosa...

In questi giorni sul blog di MISS ho letto i suoi post sulla vivisezione e la sperimentazione sugli animali.....
Quello che succede nei laboratori è indescrivibile, non so come possano esistere persone che riescano a fare questo lavoro e come possano riuscire a vivere dopo aver visto o fatto tutto questo male.
Non esiste la giustificazione "per il bene dell'umanità" soprattutto quando gli esperimenti vengono fatti per testare prodotti di cosmesi, igiene della casa, cibo per animali.
Vi invito tutti a visitare questi due siti e possibilmente di inserirli nei vostri Link:



NO VIVISEZIONE in cui troverete tantissime rubriche, liste di prodotti da evitare o da sostenere, lettere pre impostate da inviare a società criminali e molto altro. Le foto contenute in questo sito sono molto molto forti, una scossa che dovrebbe farci decidere definitivamente di fare qualcosa per porre fine a tanto dolore.


LA VOCE DEI CONIGLI anche qui troverete liste di prodotti da boicottare e una chiara spiegazione delle varie diciture "cruelty free", "non testato sugli animali" ecc. ecc. ....quasi tutte bugie.


Vi prego di diffondere anche voi queste informazioni perchè ogni giorno troppi animali vengono sottoposti a tortura in un silenzio insopportabile.

martedì, ottobre 17, 2006

FASCIO ULTRAVIOLETTO


Un evento cosmico di innesco sta per accadere il 17 ottobre 2006

Questo è l'inizio, uno dei molti eventi di innesco che accadranno tra oggi ed il 2013.
Un fascio (UV) ultravioletto di impulso che si irradia dalle dimensioni superiori nell'universo-2 attraverserà la terra in questo giorno.
La terra rimarrà approssimativamente all'interno di questo fascio UV per 17 ore del vostro tempo.

Questo fascio risuona con il chakra del cuore, emana raggi fluorescenti in natura, di colore blu/magenta.
Anche se risuona in questa fascia di frequenza, è al di sopra dello spettro di frequenza del colore del vostro universo-1 che voi potete percepire.
Tuttavia per la natura della vostra anima e dell'anima di gruppo che operano a partire dalle bande di frequenza dell'Universo-2 avrà un effetto.

L'effetto è che ogni pensiero ed emozione sarà amplificato intensamente un milione di volte. Sì, ripeteremo, tutti saranno amplificati un milione di volte e più.

Ogni pensiero, ogni emozione, ogni intenzione, ogni volontà, non importa se è buona, cattiva, malata, positiva, negativa, sarà amplificata un milione di volte in intensità.

Che cosa significa questo?

Poiché tutta la materia manifesta è dovuta ai vostri pensieri, cioè su quello in cui vi focalizzate, questo fascio accelererà questi pensieri e li solidificherà ad un tasso accelerato, li farà manifestare un milione di volte più velocemente di come normalmente accade.

Per quelli che non comprendono:
i vostri pensieri, quello in cui vi focalizzate, creano la vostra realtà.
Questo fascio UV quindi può essere uno strumento pericoloso.
Perchè se siete focalizzati su pensieri che sono negativi per voi si manifesteranno quasi immediatamente nella vostra realtà.
D'altra parte questo fascio UV può essere anche un regalo se scegliete che lo sia.

La Missione-1017 richiede a circa un milione di persone di focalizzarsi su pensieri positivi, benevoli, buoni per se stessi e per la Terra e l'Umanità in questo giorno.
I vostri pensieri possono essere di qualsiasi natura, ma ricordate che su ogni cosa vi focalizzate questa sarà resa manifesta in modo più veloce di quanto previsto.
Per alcuni gli eventi possono essere quasi ai limiti del miracolo.

Vi chiediamo solo di essere focalizzati su pensieri positivi di amore, prosperità, guarigione, prosperità, bontà, gratitudine.

Questo fascio UV avrà pieno effetto per 17 ore il 17 ottobre 2006.
Non importa in quale fuso orario siete nelle ore dalle 10:17 am del 17 ottobre alle 1:17 am del 18 ottobre.
Il picco sarà alle 17:10 (5:10 pm) del 17 ottobre.

Non serve essere in uno stato meditativo in questo periodo, comunque ne sentirete gli affetti. Il tempo chiave principale non importa in quale fuso orario siate sarà il momento delle 17:10 (5:10 pm).


lunedì, ottobre 16, 2006

News sui Cuccioli di Prole



FInalmente ieri una buona notizia a casa Mble:
Il Guru, colei che parla con i Cuccioli di Prole e chi gli insegna a campà, ha dichiarato ufficialmente che, Oscar, altrimenti detto CUORICINODIPANNA, diventerà il Suo proprio cane!
Ciò significa che Il Guru lo ha adottato, cioè se lo porta a casa Sua, cioè penserà Lei a farlo crescere, cioè non me lo ridarà indietro perchè è peloso o perchè abbaia, cioè non avrà ripensamenti quando il cagnolino non peserà più 10 kili, cioè gli darà da mangiare, lo farà giocare e penserà Lei ai suoi flautolenti bisogni, cioè la liberazione profetizzata dal Guru si sta avvicinando.......
Ieri, quando l'ho saputo mi sono sentita alleggerita, una sensazione di freschezza come brezza di mare sul viso, una boccata di ossigeno dolomitico nei polmoni, un massaggio ai fiori di loto ai piedi, un crack secco e snodante alla cervicale.....
Oscar, il quinto Cucciolo di Prole, che, allo scadere del quinto mese, trova una sistemazione adeguata, contro ogni pronostico, non del Saggio e Santo Guru, ma del popolino ignorante e invidioso (anche iettatore) rappresentato da alcuni tra quelli che abitano il mio colorito vicinato che ormai non mi dice più nemmeno buongiorno, esordisce così:
–Quanti ne sono?????? (si riferisce ai Cuccioli di Prole e ad eventuali adozioni)
–QUATTRO........ (Ormai sono 4 dai primi di settembre ogni giorno)
– Eeeehhhhh, ma questi non li togli.....questi ti restano....ormai sono grandi.....te l'avevo detto di non farla partorire.....purtroppo è una condanna.....schiava dei cani......schiava dei cani.......ma come si fa a tenere 5 cani in un appartamento,,,,
Così ogni giorno.

Invece all'inizio, quando sono nati (sempre senza buongiorno):
– Ha partorito?
– Si, otto cuccioli....
– TUTTI VIVI????
..................grande grattata di palle e poi un timido, quasi colpevole:
– Si, tutti vivi....
– Ma cucciolate così numerose....qualcuno muore sempre.....
Così ogni giorno chiedevano se ancora tutti vivi.......e io fino alla fine, ogni giorno ho detto si, senza quell'atteso "purtroppo" di chi dovrebbe a buon senso, secondo loro, sentirsi condannato.....

Insomma sono tutti vivi, tutti belli, tutti sani e 5 su otto perfettamente ADOTTATI!!!!!
Dovrei sentirmi fiera e felice e poi mi è venuto un dubbio:
ma se il Guru sta sempre da noi.....non è che pure Oscar starà ancora sempre da noi...????????????
...e, se si, dovrò rivedere la voce "Compagni di Vita" qui a fianco e anziché ELIMINARE Oscar dalla voce Prole, mi toccherà AGGIUNGERE Guru come compagno di vita a vita.....
....non è che sto Guru è uno di quei truffaldini che si vedono nelle tv locali napoletane, che mi parla di liberazione, di vita nuova senza Prole e poi invece si stabilisce a casa Mble con tanto di Oscar e Sally (l'altro cane) e magari si trova pure un fidanzato e io e Nuvolone gli cediamo il letto grande perchè Il Guru deve stare comodo, che se sta male, stiamo male tutti?

VABBE', DOBBIAMO AVERE FEDE!!!.....tanto ci trasferiamo. Mica ci segue???

Intanto il Guru ha organizzato un bellissimo incontro a Bari dove andremo con tre Cuccioli di Prole.
Per chi fosse interessato a partecipare con il proprio amico a quattro zampe pubblico di seguito la locandina con tutti i dati necessari:


mercoledì, ottobre 11, 2006

INCIPITANDO



.....un critico straniero ha fatto rilevare che molti romanzi, per esempio tutti quelli tedeschi, iniziano con una data...... Vladimir Nabokov, "Il Dono"


Oggi è 11 ottobre 2006. A Napoli è una giornata piena di sole e Mble non posta appunto dall'8 ottobre dello stesso anno.
Per essere in regola, questo post inizierà così, con delle date, anche se annoiano a morte.
Ma poteva anche iniziare così:
Mille righe ha letto Mble in questi giorni, righe che introducono a storie reali e fasulle, d'amore e di guerra, di gente reale e comune e qui vi riporta la sua umilissima opinione.
Beh, poteva iniziare in mille altri modi più spettacolari, ma ormai è già iniziato e andiamo avanti.
Dov'è finita MbleMble in questi giorni???
Inciampata nell'incipitario a frantumarsi tra frantumi di inizi di storie, persa in elenchi di incipit a constatare che ciò che Nabokov ha scritto è incredibilmente reale, e non solo per i romanzi tedeschi. E' veramente così, sono rarissime le storie che hanno inizio senza una data, una stagione, un anno, un orario, da c'era una volta a era il 19.. a in una fredda sera d'inverno...
L'informazione della collocazione temporale all'inizio del libro è presente, quasi indispensabile in tutti i paesi e in tutte le epoche.
A Mble, sognatrice inconcludente, constatare che troppi libri hanno lo stesso inizio, ha messo un pò di tristezza, tristezza per gli scrittori, per tutto quello che non è stato sfruttato come incipit, per le parole non scritte, avvilente perchè così tanti incipit simili danno l'impressione di essere una scappatoia per affrontare il foglio bianco.
Allora, senza rassegnarsi, Mble ha letto mille incipit alla ricerca di un incipit meno algebrico, perchè Signori, la letteratura non è fisica, nè storia, nè aritmetica e sarebbe molto più bello se le storie avessero inizio con le parole, ballerine e musicali.
Non escludendo che grandi capolavori letterari abbiano inizio con una data, Mble ha cercato i suoi incipit ideali inciampando in incipit di dubbia qualità, incipit classici e, alcuni incipit che fanno si che quella storia inizi proprio benebene e che non si abbia altro desiderio che sapere ancora, oltre l'incipit, cosa accadrà.
Uno dei più begli incipit letti in questa folle ricerca è proprio di Nabokov, Lolita:

Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia.
Lo-li-ta: la punta della lingua compie un percorso di tre passi per battere, al terzo, contro i denti.
Lo-Li-Ta.
Era Lo, semplicemente Lo al mattino, ritta nel suo metro e quarantasette con un calzino solo. Era Lola in pantaloni.
Era Dolly a scuola.
Era Dolores sulla linea tratteggiata dei documenti.
Ma tra le mie braccia era sempre Lolita.

Bellissimo! Commovente, poetico e appassionato, non uno di quegli inizi flaccidi tipo (invento, ma ne esistono davvero tanti così):

Era l'estate del 1948, fuori faceva caldo e io e mia sorella giocavamo in giardino mentre papà usciva per andare a lavoro e mamma cucinava.....
Per carità, il resto della storia potrà essere superlativo, struggente, avventuroso e appassionato, però diamine, c'hai in mano una penna e puoi scrivere e inventarti quello che vuoi....perchè iniziare come uno stramaledetto film dossier?????
Leggendo e rileggendo l'inciputario, in conclusione, Mble ha fatto le sue personalissime valutazioni, sia ben chiaro, da lettrice profana, senza pretese intellettualoidi o letterarie, che lo sanno tutti che Mble è una canfoncella!!!! Comunque sia, ha scoperto che secondo l'etica letteraria di Mble:
1. Scrivere il primo rigo lungo, pieno di date e nomi, fa chiudere la palpebra prima di arrivare al punto.

2. In conseguenza al punto 1 meglio un inizio scattante, frasi secche che già sei dentro la storia e dentro la testa di chi parla, anche se non sai dove si trova, in quale anno e come si chiama, se sei coinvolto, lo scoprirai leggendo.

3. Scrivere per Mble è sfruttare il verbo e quindi simpatizza di più per chi usa
la fantasia, che, come ha letto su uno degli incipit, ma non sa più quale, non è menzogna.
Detto questo, eccovi alcuni degli incipit, letti sull'
incipitario, che a Mble sono piaciuti e di cui con alta probabilità leggerà un giorno tutto il libro, come dice lei: - sono incipit bellibellibelli......!-
OPINIONATE IN MERITO


Kate Braverman - L'incantesimo di Frida K

Italo Calvino - Se una notte d'inverno un viaggiatore

Jeffrey Eugenides - Meddlesex

Michel Faber - Il petalo cremisi e il bianco

Tibor Fischer - La gang del pensiero

Jhumpa Lahini - L'omonimo

Beppe Lopez - Capatosta

Giorgio Manganelli - A e B

Dacia Maraini - Colomba

Alda Merini - Uomini Miei

Christopher Marley - La libreria stregata

Istvan Orkeny - Novelle da un minuto

Valerio Magrelli - Condominio di carne

Alison Lurie - Cuori in trasferta



Li avete già letti?
Sapete dire se valga la pena di leggere solo l'incipit? Perchè se così fosse Mble si mette l'anima in pace già soddisfatta di aver letto tutto!

domenica, ottobre 08, 2006

IL GURU

E’ da un pò di tempo che volevo parlarvi del Guru, maestro di vita del Branco e della famiglia Mblemble, educatore di animali e persone, essere vivente indispensabile per l'equilibrio del Branco e per i membri tutti di casa MbleMble.
Il Guru è una donna, dai grandi occhi neri e dalla voce bassa.
Il Guru, entra nellla vita delle persone senza manifestare la Sua essenza purissima.
Il Guru aspetta che siano gli altri a vedere in lei la luce e a chiederLe di vedere ancora oltre e di iniziarli ad una nuova vita, senza rabbie distruttive e stress logorroici.
Noi siamo arrivati al Guru per caso e per caso il Guru è arrivato a noi, a cambiare il destino delle cose e a portare serenità nella vita della famiglia e del Branco.
Come il Guru sia entrato nella nostra vita è un mistero, solo sappiamo che la Sua venuta corrisponde alla nascita della Prole e che il Guru e La Prole sono inscindibili.
Il GURU E’ GRANDE.
Questa è la Sua peculiarità, ma mille doti Lo distinguono:
diplomazia, lucidità, telepatia, calma e sangue freddo, potere creativo e distruttivo al contempo, doti che rendono il Guru un Guru e non un’altra cosa.
Il Guru ci illumina, ci consiglia, ci premia se siamo bravi, ci indirizza al bene se siamo cattivi e ci coccola, molto ci coccola, con carezze, croccantini, barrette e cioccolata.
Il Guru parla con gli animali e ha con la Prole affinità extraterrene, comunica con loro con lo sguardo e, per La Prole, materializza croccantini di ogni tipo che per magia compaiono tra le sue dita sottili.
Il Guru ha il senso del tempo e mai un croccantino si materializza nel momento sbagliato.
Esso cade davanti al musetto di ogni cucciolo di Prole solo quando questi lo merita.
Mai per caso. Mai per errore.
Il Guru conduce La Prole con lunghi nastri turchesi e La Prole segue senza timore ogni Suo passo.
Ogni movimento delle Sue mani sante è un segno da seguire senza indugio.
Come un serpente incantato, Il Branco segue e torna remissivo nel suo antro se il Guru lo richiede.
IL GURUE’ SANTO.
Il Guru non è rozzo, è sempre gentile e paziente e un alone di luce lo circonda.
Sopporta con pazienza Mble e cerca per lei il giusto fiore e asseconda i suoi gusti alimentari e letterari.
Le dà speranza nel futuro e, come una torcia sempre accesa, illumina il tortuoso cammino verso la libertà, la liberazione definitiva per una vita senza Prole.
Il Guru si guarda attorno replicando che questo suolo non ci appartiene e che altri mondi ci saranno concessi, molto più a Sud, molto più puri.
Il Guru cerca tra le macerie terrene qualcosa da salvare e lo tiene stipato in grandi sacche appese al collo.
Estrae da esse cose rare e preziose provenienti da paesi lontani o invisibili e con esse ci nutre e ci dellizia.
Oggetti sconosciuti, Kong porta tesori, the desertici, barrette turche, strani manoscritti in alfabeti a noi ignoti, sacri testi sui fiori, teorie filosofiche sul linguaggio segreto degli animali...
Questi alcuni dei misteri a noi introdotti, ma solo in parte perchè il Guru, pur rivelando non svela e mai sapremo dire da dove tutto questo provenga e dove ci porterà.
Solo possiamo seguire come un cieco segue il suo cane perchè il Guru ci insegna anche a non aver paura di cadere.
Il GURU SE CADE SI RIALZA.
ANCHE SE LE FA MALE L’OSSO SACRO.

sabato, ottobre 07, 2006

Dall'album di Pepa...


...Che bei ricordi Mble....correre nei prati senza tutta questa prole intorno. Certo che essere mamma ti cambia la vita, almeno finchè i figli non diventano grandi....e di questi tempi, con quello che costa la vita, restano a casa troppo tempo....
Una volta a 70 giorni i piccoli erano già pronti ad andare...e oggi? Vedi la mia prole, sono grandi e grossi, già perdono i denti da latte, hanno quasi cinque mesi e non si decidono a farsi le valigie....Che rimpianti questa foto cara Mble.
Questi si che erano bei giorni...

mercoledì, ottobre 04, 2006

Coppa je m'en vais

Questo è un post privato, scritto su uno spazio pubblico, ma sempre privato resta e, per gli amanti delle mie ricette, vi annuncio che non so ancora se sfornerò qualcosa, per cui armatevi di santa pazienza, non siate disonesti scorrendo giù con il mouse per vedere se alla fine c'è una ricettina e leggetevi tutto in solidarietà.
Tutto ha inizio con un pacco, una scatola di cartone.
Un pacco che giace sul tavolo da molti giorni....
Una scatola scelta da me, scelta fra tutte le scatole raccolte per prepararci al trasloco, quella scatola e non un'altra, l'ho messa sul tavolo e ho iniziato a riempirla.
Poi l'ho sigillata bene bene e all'atto di spostarla non ho avute la forza, pesa come il macigno di Pietragrande.
Non so più neanche cosa ci sia dentro, so solo che è pesante e che se non la sposterà Nuvolone, starà lì sul tavolo fino al giorno della partenza.
Tutto sembra ancora irreale, eppure questa volta siamo decisi a traslocare, ad andare via da Napoli per disperderci nell'impopolosa provincia Vibonese (ogni volta che ci penso mi viene una vertigine, nausea e mi sudano le mani)...
Io, mi sento paralizzata come quella scatola sul tavolo, cioè penso che, se Nuvolone non mi metterà nel cofano e mi sistemerà come una valigia e mi legherà con i lacci elastici dei portapacchi per non rotolare giù (si dovesse aprire il cofano all'improvviso), i prossimi inquilini mi troveranno ancora lì, seduta e immobile, ferma a fissare un punto qualunque della parete (e, non so perchè, ho il presentimento che fisserò quell'immenso buco nel muro che ha fatto Sandrina con le sue zampette da ballerina durante uno dei suoi tormentatissimi scavi, lo dovrò far chiudere prima di partire, magari con lo stucco e poi rivernicio sopra o chissà lo lascio così...).
A questo punto si che sarebbe bello se qualcuno di VOI intervenisse a scuotermi con qualche domanda, se mi chiedesse perchè mi sento così rigida, se mi chiedesse se ho dei dubbi oppure se è solo il trasloco a stravolgermi. Ma so già che non lo farete, perchè, VOI, avidi scrittori di ricette letterarie, non state qui per consolarmi, VI immagino tutti a leggere saltando le righe, scorrendo veloce con il mouse fino a che non troverete scritto:

20 gr di burro
1 dl di latte
sale e pepe a piacere


e finalmente si che vi brilleranno gli occhi!
Allora le domande me le faccio da sola, anzi niente domande, solo risposte.
Ce ne andiamo da Napoli perchè pres
to sarò disoccupata per l'ennesima volta e ho messo la parola fine ai call center.
Ce ne andiamo da Napoli perchè abbiamo molti cani e qui, se volessimo una casa con il giardino non ci basterebbero molti lavori in molti call center per pagare l'affitto.
Ce ne andiamo da Napoli perchè a me sta sul cazzo che la città è zozza come una discarica delle periferie di Dakar e che quando vado in spiaggia è pieno di resti di pollo e frittate di pasta e a Pepa gli viene la diarrea.

Ce ne andiamo da Napoli perchè, per la stessa ragione di cui sopra, io non posso indossare sandali, che mi ritrovo ossi di pollo e lische in mezzo alle dita dei piedi.
Ce ne andiamo da Napoli perchè i clacson suonano sempre come se qualcuno stesse per partorire sul sedile posteriore anche s
e dietro non c'è seduto nessuno e a volte suonano anche senza il pilota.
Ce ne andiamo da Napoli perchè, è vero che la città offre molti diversivi e possibilità di svago, ma siamo così poveri che tutto ciò che abbiamo lo svaghiamo per affitto, condominio e bollette (...E PROLE...MICA SIETE ECONOMICI!!!).
Ce ne andiamo da Napoli perchè sacrificare il proprio tempo miserabile sui mezzi pubblici provoca l'ulcera e, a me personalmente, crisi di pianto e di disperazione, perchè per una che lavora 9 ore al giorno a nero, starne fuori da 10 a 12, significa non trovare tempo neanche per andare al bagno (è vero che io con le mie ricettine lampo, trovo tempo per tutto, ma questo Napoli non lo sa e ancora si incazza a vedermi in piedi ogni mattina viva e vegeta perchè mi piega, ma non mi spezza!!!)
Ce ne andiamo da Napoli perchè anche io voglio essere come Fiordizucca e ogni mattina scrivere di passeggiate nei campi, nei boschi, sui prati e parlare di uno squisito Milkgingercreamsoupshake fatto con organic cow fresh milk della mucca del contadino di Maierato e con farm white free range eggs prese a Piscopio.
E invece qui a Napoli faccio solo in tempo a passeggiare lungo i binari della Cumana, portare Pepa in una bella spiaggia all'amianto e cucinare uno spaghettodiscountconpelatitreperdue (di cui è meglio non darvi la ricetta).
In ultimo Ce ne andiamo da Napoli perchè qui ci sono rimasti solo due amici, che anche vogliono andare via da Napoli.
Sul perchè andare a Vibo ne parliamo un altro giorno....
E ora miei fedelissimi, visto che siete stati così pazienti ve la do davvero una ricettina, veloce e buona buona per farvi passare la secchezza delle fauci provocata da tale angosciosa lettura, per darvi una svegliata e un pò di energia a chi, come noi, se ne sta andando da...
Una ricettina, di quelle che non dovete preparare niente, comprate tutto già fatto, così se vi accorgete che fuori dai pacchi avete lasciato solo un bicchiere, un piatto e una forchetta non c'è problema, vi sedete sull'unica sedia di casa con questa bella coppa in mano, chiudete gli occhi e vi immaginate già altrove.....

Coppa je m'en vais



2 vasetti di yogurt greco intero
sciroppo alla violetta (o rosa o altro fiore)
mandorle tritate
miele millefiori (o d'arancio)
una tavoletta di cioccolato fondente (di ottima qualità)

Aprite uno dei due yogurt e mischiatelo ad un cucchiaio (o più) di sciroppo di violetta.
Aprite l'altro yugurt e mischiatelo al miele.
Entrambi dovranno risultare lisci e cremosi.
Prendere due bicchieri e versare uno strato di yogurt violetta, mandorle e cioccolato tritato,
uno strato di yogurt al miele, ancora mandorle e cioccolato e così via fino all'ultimo strato che sarà solo di mandorle e una punta di sciroppo per decorare.





lunedì, ottobre 02, 2006

Pasta e Zucchine di ogni giorno....


....sono stufa, stufa e arcistufa!!!!
Sono stufa di venire a lavorare, di stare seduta 10 ore al giorno in una stanza io da sola e rispondere al telefono e mandare i fax e fare le fotocopie.
Sono stufa di vivere con quattro muri intorno e penso che ogni casa dovrebbe affacciare su un giardino con piante e aria e cielo.
Sono stufa e anche un pò invidiosa di quei deliziosi blog culinari, pieni di foto, di posti e cibi meravigliosi che ti viene da chiedere che lavaro fa sta gente per poter sfornare ogni giorno tali delizie, così belle buone e raffinate che io ieri per fare una pizza rustica ci ho messo una giornata, non era bellissima, sufficentemente buona, io ero sfinita e l'ho servita come sempre, in un ruoto unto e consumato sul tavolo del mio "living", circondata dal Branco, in mezzo a scatole pronte per il trasloco (perchè come dicevo in "Elisir di sfogo amaro" abbiamo davvero deciso di lasciare Napoli), a giornali-pannolini per i cuccioli, con i capelli increspati e il viso da moribonda, con la Pepa in calore, Nuvolone in mutande, un triangolo di tovaglia strausata a coprire l'unico angolo di tavolo rimasto vuoto, con pacchi a ridosso, fornellini antizanzare, croccantini per cani, fogli, penne, cellulari, pinze e chiavi inglesi, bottiglie di birra vuote....e alla fine, con la pizza rustica neanche un'insalata perchè chi ha avuto tempo di andare a fare una spesa?
E ancora mi domando, come vivono Fiordizucca e Cavoletto di Bruxelles (miei amatissimi blog)???
Cosa fanno nella vita per trovare lo spazio di cercare e cucinare delizie, raccogliere le more, visitare borghi antichi, preparare conserve e dolci millefoglie.....
E ancora mi immagino le loro case, le tavole imbandite e meravigliose, decorate con fiori e stecche di cannella, e fate gentili e serene che servono a tavola zuccotti che non si rompono mai durante la cottura ripieni di creme senza grumi, e mi domando se tutti i giorni possono essere così belli e sereni o se anche a loro, qualche volta capita di cucinare pasta e zucchine, che la pasta si scuoce e mentre la servi a tavola, che sembra la tavola di una famiglia numerossissima del dopoguerra, squilla il telefono e con una mano riempi i piatti, con l'altra togli le zampette del Branco da sopra il tavolo e intanto tra il mento e il collo inizi a sudare, il telefono cade e arriva prontamente un cucciolo staffetta a prendere la cornetta come un osso e portarsela sul tappetino e si tira via con se tutti i fili dal muro e anche briciole di cemento che la casa è vecchia....e allora finalmente ti siedi a tavola e scopri che la zucchina non sa di molto, c'è poco sale, neanche il parmigiano può salvarla e mancano le posate a tavola.
Bene, se anche a voi capita di sentirvi così, sappiate che è arrivato il momento di darvi una mossa e cambiare vita.
Intanto potete seguire bene bene le istruzioni per cucinare la pasta e zucchine di ogni giorno così come MBLE ve l'ha descritta....


Pasta e Zucchine di ogni giorno
(solo per chi ha molti figli, cani, mariti e una vita caotica)

dose x 2 persone (solo per mamma e papà perchè le vere mamme per i figli cucinano a parte)

non meno di tre zucchine (e vi prego di non chiamarle ZUCCHINI, almeno in mia presenza, che al singolare mica si dice lo Zucchino)
una cipolla
olio extra vergine
a piacere pepe e parmigiano e prezzemolo e/o basilico
sale
200 gr pasta (in questi casi il formato si sceglierà in base ai tempi di cottura)

(Appena tornate a casa, prima di togliervi le scarpe, di cambiarvi, di fare pipì, di accendere la tv, mentre attorno a voi regna il caos)
Tagliare la cipolla e metterla in una pentola sul fuoco insieme all'olio.
Nel frattempo lavare e tagliare le zucchine a rondelle.
Supponendo che il soffritto sia pronto, aggiungere le zucchine e girare un pò (a questo punto potete decidere di occuparvi di una problematica che non richieda troppo tempo per non rischioare di bruciare tutto: togliervi le scarpe o fare pipì o accendere la tv o cambiare l'acqua al cane ecc. ecc.)
Tornare velocemente ai fornelli, girare ancora e aggiungere sufficente acqua per cuocervi poi la pasta....
(questo è un momento d'oro, sappiatelo sfruttare! Prima che l'acqua inizi a bollire potete fare molte cose... regolate la fiamma a vostro piacimento in base al rapporto fame/cose da fare, con la fiamma al minimo potete assicurarvi almeno 12 minuti di tregua)
Quando l'acqua bolle, salate e calate la pasta (anche in questo caso, potete giocarvi bene la carta del formato! Io scelgo il formato in base ai tempi di cottura e non in base a canoni estetici o di compatibilità con il sugo. La scelta è determinata da ciò che ho risolto già e ciò che ancora resta da risolvere....pappa ai cani, tavola da svuotare e apparecchiare, necessità urgente di andare al bagno, telefonata in corso, rissa tra elementi del Branco indisciplinati...in genere preferisco paste con tempi di cottura non inferiori ai 9 minuti)
Ricordate che la pasta cucinata insieme al condimento ci mette un pò più tempo a cuocere, un vantagio, però ricordatevi che richiede qualche girata ogni tanto.
Ad un minuto dallo scadere del tempo di cottura correre a spegnere il gas.
(lasciate tutto, cani, bimbi, mariti, suocere e madri al telefono, amici con il cuore infranto al cellulare e correte in cucina)
Portate a tavola e sappiate che questo è un piatto che va bene anche "riposato", (avete tutto il tempo di ripetere che è pronto per tutte le volte che la vostra famiglia richiede prima di venire finalmente a sedersi), ottimo con il parmigiano o senza, con l'olio a crudo sopra o no, con il prezzemolo o con il basilico....il sapore resterà sempre unico e ineguagliabilmente uguale a se stesso.

...ora che tutto è pronto e tutti sono a tavola potete iniziare a preparare i piatti con una mano, rispondere al telefono....e la storia continua come sopra.....


domenica, ottobre 01, 2006

La ballata del Tappeto


Stanotte a Napoli inizia la Notte Bianca.
La gente esce per tutta la notte, per tutti i quartieri.
Ognuno potrà trovare ciò che vuole, potrà realizzare ciò che desidera...
La città sarà il paese dei balocchi dei grandi, e treni speciali porteranno masse avide di scoperta da un capo all’altro della città, e ognuno potrà cercare, trovare e prendere ciò che vuole in quantità così grandi da scoppiare e tutto sarà intasato, i vicoli, i treni, le piazze, persino le persone si intaseranno e finirà tutto all’alba con un grande silenzio che ricorderà quei silenzi un pò sordi che seguono un rumore assordante.
Anche Nuvolone, l’uomo più asociale e schivo del mondo, stasera è uscito.
Colui che, in nome del rispetto della sua indole solitaria, si rifiuta di prendere il Water Violet, il Fiore di Bach, l’ultima spiaggia tentata per aiutarlo a ritrovare il senso della collettività, si è imbarcato in questa Notte Bianca per esibirsi in piazza circondato da centinaia di facce sudate.
Anche io, casalinga modello, sognatrice di pastafrolle e sciarpe a maglia, per un attimo ho avuto il desiderio di immergermi come una dea nel latte della NotteBiancaPartenope, per trasgredire e rivivere i miti di Eleusi contemporanei, per aprirmi solo stanotte a relazioni personali extracanine, desiderio appena espresso e subito smorzato e sepolto dalle parole di Pepa e della Prole....
Ci ho riflettuto solo pochi secondi, le parole di Pepa e Prole (che per comodità chiamerò Il Branco) sono arrivate dritte al cuore e ancora una volta ho dovuto apprendere dai miei amici cani i fondamenti che stanno alla base di un’esistenza concreta e spirituale.
Loro, Il Branco, della Notte Bianca, non sapevano niente, poi hanno capito e mi hanno detto:
“Mbleeeee.....non si dice Notte Bianca, si dice NOTTEINBIANCO! ed è proprio una brutta storia, ti giri e ti rigiri, ti gratti e ti rigratti.....e non dormi tutta la notte.....NON LO AUGUREREMMO AL PEGGIOR NEMICO”
A loro, Il Branco, l’idea di non dormire e vagare vagare vagare li inquieta alquanto e io sola so quanto odino essere inquietati....
Meglio ronfare sul tappetino
“...La mia vità è un tappeto...” continuano a canticchiare
“...se mi sposti mi inquieto
se mi alzo mi stanco
mi ci appoggio su un fianco....”
Così canticchia tutto il giorno il mio adorato Branco e mi accorgo di canticchiarla anche io “La Ballata del Tappeto”, sotto la doccia, la sera, quando sto tornando a casa, mentre cucino o spazzo a terra, prima di dormire un ultimo ritornello....

Perchè la vita sul tappeto è il sogno del saggio, del pensatore, del poeta, del filosofo.
La cuccia dei sogni e dei desideri. Il letto dell’introspezione......


La mia vita è un tappeto
Se mi sposti mi inquieto
Se mi alzo mi stanco
Mi ci appoggio su un fianco

La mia vita è il tappeto
puzzolente e impelato
la mia cuccia odorosa
dove il cuore riposa

La mia vita è un tappeto
che mi scalda ogni dì
mi accarezza su un lato
la mia vita è così

Non mi alzo per nulla
Al ritorno lo cerco
Mi ci siedo e mi culla
Come il prato nel parco

La mia casa è un tappeto
La roulotte di ogni giorno
un giardino quadrato
dove corro nel sonno
ed incontro animali, fiori, piante e ossicini
gioco a palla e mi bagno
vedo grandi e piccini
poi mi sveglio, mi guardo
mi sorprendo un momento

sento odor di tappeto e felice mi addormento