I LOVE CIRO
La ragione apparentemente banale, contiene in se racchiusa una verità svilente.
Tutto nasce da un quesito: dare in adozione o no, Ciro, uno dei Cucciole di Prole più simpatico e ben riuscito?
Un vero mito che io ormai considero, come gli altri, parte de LAMIAFAMIGLIA.
Cioè intendo che gli voglio bene, lo penso, mi preoccupo per lui e, se un giorno non dovessi trovarlo a casa, mi mancherebbe molto.
Facile rispondere non darlo, altrettanto facile dire dallo, che te ne fai di 4 cani?
Io sarei per tenerlo con me, come Pepa, Sandra e Soda e continuare a vivere felici (con tutte le difficoltà di un Branco) senza farmi proprio sfiorare dall'idea di darlo in adozione?
Ma, pare che in questa vita e in questo mondo non sia considerato molto sano farsi guidare dal sentimento e pare anche, che chi si lascia guidare da questo MOSTRO DELL'ANIMA, sia destinato inevitabilmente a fare una vita priva di qualità.
Insomma avere figli, marito, cani e co. va ben valutato, addiruttura calcolato a tavolino perchè ciò a cui si va incontro sarà un destino di miseria e privazione....vuoi pensarci bene?
Niente più viaggi, niente bei vestiti, niente aperitivo e ristorante, niente colpi di testa.
Quindi se io terrò 4 cani le mie possibilità di carriera, anzi lavoro (carriera de che????), fare figli, andare in vacanza, avere la casa e i vestiti puliti, comprare un divano si ridurranno del 100%. Sicchè la mia vita sarà finita.
Questa è la visione che abbiamo oggi, quella che noi umani civilizzati e ultratecnologicilavoratoridicittà ci siamo inventati con l'intento di apportare nella nostra esistenza benessere.
E questo è invece un vero fallimento e altro non ci ha portato che PRIVAZIONE E DEPRIMENTO.
Fondamentalmente, vivere, anzi sopravvivere in questo mondo di palestre, viaggi, locali e moda ci costringe continuamente a fare le nostre scelte piuttosto che in base a ciò che ci rende felici, in base ad un luogo comune che ci vuole single e ultradinamici se davvero non vogliamo essere infelici e ridotti in povertà.
Chi invece, sceglie la via dell'amore sembra continuamente essere destinato a fare i conti con un verbo che inizia proprio a strafrantumarmi le palle che è "AVERE LA POSSIBILITA'" ovvero, quasi sempre la NON POSSIBILITA'.
Cioè io continuamente devo pensare se ho la possibilità di fare un bebè, di prendere un cane, di badare a loro, perchè NON HO LA POSSIBILITA' di non lavoprare 9 ore al giorno e NON HO LA POSSIBILITA' economica di mantenere una famiglia....
Lo so, è un discorso confuso, finisce sempre così quando confronto il mondo che è con quello che vorrei:
vado in stress e confusione.
Come viviamo male e infelici.
Quanto era più sano come vivevano i nostri nonni.
Perchè loro senza alcuna possibilità, anche con grandi privazioni, sono riusciti a sfamare e fare tanto per tanti tanti figli e per tanti tanti animali senza sentire per questo di non avere mai vissuto?
Io Ciro me lo voglio tenere e voglio fare di tutto per vivere felice.
NON VOGLIO UNA VITA CHE NON MI CONCEDE LA POSSIBILITA' DELLA NORMALITA'