venerdì, luglio 27, 2007

STROMBOLI

Quando si arriva a Stromboli la forza di gravità diventa orizzontale.
Il vulcano è prepotente e solenne e ci attira a se e ci vuole.
Ci guarda severo, ci parla:
-...ascoltate bene, preparatevi a toccare il suolo stromboliano,
siate cortesi, qualunque stupida convinzione e certezza abbiate fino ad ora nutrito, abbandonatela.
Qui, sul suolo di Stromboli non esiste altra legge se non quella del vulcano.
Sappiate liberare i sensi ed aprire il cuore per non restare inebetiti ed essere pronti a dialogare direttamente con il fuoco...-

A Stromboli la terra è viva, l’aria è densa, il mare è invincibile, la natura prolifera in silenzioso rispetto, la gente è fiera e lavora, lavora tanto, come gli abitanti di un feudo governato da un gigante saggio e generoso, a volte irascibile e impietoso.

E’ qui, in questa ripida stradina di paese, che unisce acqua e fuoco, che ci sentiamo bene, che scopriamo che, quando un posto è veramente amato dai suoi abitanti, continua a vivere della sua bellezza.

E’ su quest’isola che capiamo che è la natura che deve prevalere sull’uomo e non viceversa, così dev’essere e così a Stromboli è.

Nelle strade di Stromboli la notte è ancora notte, l’isola è scarsamente illuminata, se non dalle stelle, dalla luna, forse dai bagliori del vulcano, che al momento riposa.
In alcuni tratti si sentono voci, voci che incrociamo mentre camminiamo scalzi in un buio pesto.

In questa strada che porta dalla chiesa di S. Vincenzo a quella di S. Bartolomeo, io mi sento a casa.
E’ qui, che vive una piccola libreria con gatti e poltroncine rosse dove entro come fosse la mia libreria di sempre, dove trovo ancora una volta la mia casa.

E’ ancora qui, su questa stradina, seduta sugli scalini della chiesa, che sento Stromboli, il vulcano, emettere un boato, sordo e cupo, con la voce da vocchio scorbutico, innervosito da qualcosa che disturba il suo sonno.

Stromboli dorme davvero, la sciara del fuoco è buia e nera, il consueto filo di lava, l’esplosione, il bagliore del vulcano non mi è dato vederli.
Aspettiamo un pò in barca, di notte, in silenzio. Poi ci dicono che Stromboli ora dorme, è questo il suo ritmo e non possiamo fare altro che rispettarlo.

Che bella Ginostra! Con un mulo che raglia imitando il suono di una nave in partenza. Il mulo, solitario esemplare, vive in cima al paese, dove incontro una vecchia seduta all’ombra con il suo rosario che penzola lungo sulle gambe. Sta pregando? No, i suoi desideri sono già esauditi, dorme come il gatto che le siede affianco.
Qualche giovane, brutto, ma felice, una bandiera della pace, una ballerina vestita di arancio che balla sul tetto di una casa in alto, proprio ai piedi del vulcano.
Mangiamo al Puntazzo, un piccolo ristorante ben curato, accogliente e voluto bene, come qui è consuetudine per tutte le cose che vivono su questo monte fumante.

La prossima volta ci voglio dormire a Ginostra e la sera incontrare qualcuno in paese con cui sedersi a chiacchierare, a bassa voce, per sentire se il gigante dorme o vuol dirci qualcosa.

Poi ancora Stromboli con la spiaggia nera e luccicante, le conchiglie viola, i gabbiani e le case bianche.
Il caldo spento da granite dolci e generose, risate fragorose, il cielo stellato a più non posso e mille stelle che cadono verso il cratere, attratte anch’esse da forze gravitazionali inconsuete, che qui a Stromboli sono normalissime e infatti anche noi, qui sentiamo energie vorticose, forze che a volte ci risucchiano verso l’interno della terra, a volte ci sollevano dal suolo e ci spingono l’uno verso l’altro, corpo contro corpo, come magma denso,ci fondiamo e coliamo lenti e incandescenti....poi l'acqua...

mercoledì, luglio 11, 2007

BENTORNATA

BENTORNATA MBLEMBLE,
SEI IN FORMA????
- Si, in forma smagliante...
certo, essere qui, mi mette un pò di imbarazzo, mi sento un pò spiazzata, che dire?
Da dove iniziare? Mi sembra così difficile scrivere qualcosa....
Vi dispiace se rimando tutto a un altro giorno, se per ora mi defilo?
....magari vi lascio solo due versi, una piccola poesia, molto speciale per me...giusto per iniziare in bellezza, con qualcosa che mi riscalda il cuore.....

Del fiore blu

Ho incontrato un fiore blu e gli ho chiesto:

- Che fiore sei?

- Sono un fiore libero, non ho radici nè spine, mi nutro della brezza del mare che nelle notti tempestose resta sospesa sull'orizzonte.

Sono un fiore che non ha sete, inspiro aria fresca ed espiro salsedine in un soffio effervescente.
Quando incontro un altro fiore, il mio respiro si fa caldo e pesante...il mio alito profuma di tutti i fiori di terra e di tutte le piante d'acqua.
Sono un fiore blu e la notte divento cielo e di giorno divento mare...
amo il sole, la neve, l'acqua, il ghiaccio, il vento e il sale....
sono un fiore sbocciato, fiorito e mai appassito.
E tu? Tu sembri un vaso umido e sabbioso.
Io sono libero e non ne avrei bisogno, ma per gioco, per piacere, per diletto e per amore, mi adagerei dentro di te a dormire....







sabato, febbraio 17, 2007

LAVORI IN CORSO

Il Blog di Mble Mble non è morto....
Causa lavori in corso resterà fermo per un pò di settimane....
Però MbleMble scrive, scrive, scrive e poi, un giorno pubblicherà.
Spero leggere tutti i miei blog del cuore presto.
Sento la mancanza del mondo Blog tantissimo.
Ci sentiamo presto, appena torno all'opera vi riaggancio tutti!

mercoledì, dicembre 20, 2006

...ANCORA VIVA E VEGETA!!!

....mamma mia! Quanto tempo!!!
E ancora una volta vado di fretta...il corri corri mi sa che c'è l'ho dentro il dna!
Sono viva! Viva e vegeta!
Scrivo solo per dirvi questo!
Tutto va bene, Il Branco si è ambientato benone ed è felice.
anche io e il nuvolone siamo felici e presto, prestissimo scriverò tutto tutto quello che ho da dire con un bel post lungo e appassionato!
A PRESTO....
NON MI ABBANDONATE!

venerdì, dicembre 08, 2006

SI PARTEEEEEEEE!!!

Che sfacchinata traslocare!!!
Oggi, riempite le ultime valigie, preparati gli ultimi pacchetti, ci caricano in macchina, a me e al Branco e ci portano a Vibo Valentia dove la mia mamma ci accoglierà con una pasta al forno di rinforzo.

In questi giorni è stato impossibile postare, fare qualunque cosa che non fosse "sistemare": pacchi, casa, amici, cani, pagamenti, regali, valigie, scatole, mobili...ieri pomeriggio, come due matti, io e Nuvolone siamo andati persino da ikea! Non potevamo partire senza qualcosa di nuovo per la casetta calabra!!!!

Il blog mi è mancato da morire e spero con tutto il cuore di riprendere a scrivere come prima non appena sarò fuori da questa casa...non dico domani, ma dopodomani si!

Comunico che ho ricevuto il "pacchetto della felicità", giunto a casa di mia madre e non ancora AFFERRATO con le mie mani!
Presto vi farò sapere!

Vado a dare l'ennesima sistemata, tanto non sarà mai l'ultima!
E poi SI PARTEEEEEEEE!!!

MI RACCOMANDO! ANCHE SE NON MI SONO FATTA SENTIRE PER GIORNI:
NON PERDIAMOCI DI VISTA!!!

venerdì, dicembre 01, 2006

libertè, egualitè, disoccupè!


Da domani sarò finalmente disoccupata! Disoccupata e felice!
Si, senza un lavoro, ma felice!
Libera come l'aria, libera come ai tempi dell'università, quando, pur essendo povera, disponevo del giorno e delle mie energie come meglio credevo, avevo il tempo di sognare, di leggere e avere ideali in cui credere. Quando ogni giorno giuravo a me stessa che mai e poi mai sarei caduta nelle grinfie malefiche e alienanti del sistema produci/consuma/crepa o peggio in quello più esclusivo, ma altrettanto racccapricciante di lavoro/guadagno/spendo.
Da domani tornerò a sentirmi giovane e "studentessa", riprenderò in mano la mia vita, disporrò a mio piacere del tempo, spenderò le mie energie per fare ciò che mi piace e ciò in cui credo, come e quando piace a me, a costo di fare una-cento-mille-unmiliardo di rinunce.
Sta per finire tra poche ore questo periodo triste da lavoratrice dipendente, schiava dell'orologio e di un lavoro "allopatico", che se ne sbatte delle necessità del singolo impiegato, dei motivi di un ritardo, dello sfinimento da questioni personali complesse, della giustificata voglia di tornare a casa se in ufficio non c'è più niente da fare!
(e per fortuna che sto lavorando in un posto fighissimo, con persone fighissime e comprensive....)

Da domani aprirò gli occhi e poi li richiuderò pensando:
Che meraviglia! Non mi sembra vero! Sono una persona LIBERA!
Mi sveglierò sensa quell'ansia maledetta che mi ha assalito negli ultimi sei mesi e che mi urlava nell'orecchio: CORRERECORRERECORRERE.
Correre da appena apro gli occhi: corri in bagno, corri per far fare la pipì al Branco, corri, preparati, lavati i denti e la faccia con il dentifricio tuttedue, metti il deodorante e poi ti lavi le ascelle, il caffè sul fuoco, esci dal bagno, il latte, il caffè, lo zucchero, la borsa, il cellulare, le chiavi, un biscottino a tutti, tira la porta, corri giù per le scale, corri per strada, se perdi il treno sei in ritardo, salti su-scendi giù, corri per strada, corri in ufficio e finalmente.
Ti siedi.
Immobile, per 9 lunghe ore.
IMMOBILE.
Poi, alle sette, riprendi a correre in un tram tram sempre uguale e alienante in cui fai le cose, senza sapere quando le hai fatte, ti ritrovi sul treno, senza ricordarti come e quando ci sei salita, se attraversando la strada hai guardato a destra e a sinistra, che ci fa quella bottiglietta d'acqua nelle tue mani.
Sai di non essere più padrona di te, ma è più importante correre e non si può pensare.
Arrivi a casa la sera che anche se senti al TG che c'è una bomba nel tuo quartiere, fai finta di non sentire e ti lasci esplodere, che chi glià fà a correre ancora.
Ma questo è l'ultimo giorno e ho giurato a me stessa che MAI PIU' accetterò incarichi che mi obbligano a tale squilibrio dinamico, a due ore mattutine di frenesia, seguite da 9 ore di immobilità, seguite da altre due ore di frenesia.
MAI PIU' lavorerò così tante ore da non trovare il tempo di farmi uno shampoo e/o di andare in bagno, nel mio bagno.
MAI PIU' accetterò di lasciare che tutta la mia vita sia sprecata in un lavoro, perchè qui si parla, non di fare il lavoro che si è sognato per tutta la vita, non di fare grandi sforzi per ottenere grandi soddisfazioni, ma di lavorare in un posto qualunque per pagare un affitto, per fare la spesa.
Allora, dopo aver cercato per anni un lavoro decente, dopo aver iniziato questo, il lavoro migliore che ho trovato negli ultimi tre anni, ho concluso una cosa:
ma se la vita del lavoratore dipendente è questa, non è meglio fare davvero il pankabbestia?
Che cosa si può costruire di bello lavorando in un ufficio per 8 ore, stando lontana dai propri affetti per 10 ore? In cosa si può credere? Che speranze si possono avere di godere della propria breve, fragile, incerta esistenza?
Domani sarà l'ultimo giorno.
Quanto ho aspettato questo momento, tornare ad essere disoccupata, avere il tempo la mattina di bere il latte e caffè, grattarmi la pancia, sbadigliare un milione di volte, ciondolare pensando cosa potrei fare per non restare senza fare un cazzo tutto il giorno e poi decidere che tutto sommato potrei fare mille cose meravigliose che non ho più potuto fare per così tanti mesi: una passeggiata sul lungomare, incontrare un amico in una caffetteria del centro, andare al mercato di Posillipo in una raggiante mattina di sole dicembrina, prendere una cioccolata calda da Gay Odin, entrare in un museo, andare sul lago con il Branco, ridere seduta su una panchina mentre la mia amica mi racconta cose, discutere di cinema, politica e altre cazzate sui gradini di una piazza del centro, cercare un vecchio disco in vinile che una volta trovato non comprerò, guardare le vetrine e annusare l'aria.
Che meraviglia! Finalmente tornerò ad essere padrona del mio tempo, del mio spazio, della mia casa (anche se sto traslocando), del mio Branco, di me stessa e se uscendo, il treno mi passerà davanti, penserò: fa niente, ora mi siedo un pò al sole e aspetto il prossimo, se farà ritardo, non importa, non ho fretta!
SONO LIBERA. QUESTA E' LA VERA RICCHEZZA.
Questo è il lusso dei lussi!

giovedì, novembre 30, 2006

una donna (mai) sola


L'ultima settimana di lavoro, gli ultimi giorni di fatica. Quelli che uno spera che passino in fretta e senza sforzo. E invece, ciliegina sulla torta, Nuvolone se ne va alle Canarie e il mondo cinofilo mi crolla addosso come un elefante svenuto.
Come sto facendo a sopravvivere in questo infernale momento di donna-segretaria con 4 cani al seguito???

Breve resoconto/diario day by day

Martedì 28 novembre
Ore 7.00 sveglia
Mi alzo già vestita (i superpoteri di mblemble!), Ciro e Soda sanno che tocca a loro.
Pettorine, guinsagli e giù dal terzo piano (quasi quarto), passeggiata in spiaggia.
Cacche, pipì, corsa e gioco con il loro papà Rot e la zia Onda.
Ritorno a casa. Stessa cosa con Pepa e Sandra.
Pappa per loro e caffè per me.
15 minuti di santa solitudine nel bagno, lavaggi, trucco e capelli(!!!).
Esco di casa alle 9.30.
Nuvolone si prepara e uscirà di casa per volare alle Canarie alle 10.30.
Il branco starà solo fino alle 18.30.
Torno a casa e trovo, tutti esasperati, pipì sul giornale e nessuna cacca.
Mi hanno aspettato tutte queste ore per farla fuori e non morire di puzza.
Trovo pezzi di giornale stracciati, un battiscopa staccato, un buco nel muro e La Prole in lacrime.
Usciamo a turno, torniamo, pulisco tutto, pappa per tutti e finalmente trovano la pace, accucciati buoni buoni vicino a me sul letto. Crolliamo tutti. LETARGO.

Mercoledì 29 novembre
Ore 7.00 sveglia
Mi alzo già vestita, stessa storia di ieri: passeggiate, pappa, coccole, bagno.
Esco di casa alle 9.45 (sono in ritard0, un bel pò in ritardo, posso correre quanto mi pare, ma in questi casi, già sgarrare di un minuto dalla tabella che prevede uscita ore 9.30, significa ESSERE IN RITARDO senza speranza di recupero).
Ma oggi non sono sola. oggi ho un formidabile alleato.
Alle 14.00 Il Guru entra in casa, Il Branco lo accoglie abbagliato da una luce celeste e benefica.
Il Guru si occupa di loro, li accudisce, li porta a spasso, li lascia addormentati come sassi sulle loro copertine e mi scrive: "sto andando via, dormono tranquilli, non preoccuparti".
Quando rientro alle 19.oo trovo un Branco serenissimo, quasi fatto e mi chiedo se Il Guru non faccia davvero, in gran segreto, uso di droghe pesanti sugli animali. Ma poi li guardo tutti negli occhi, le pupille bellissime. Sono sereni, delicati, sorridenti e capisco che in fondo è bastato che una mano gentile si occupasse di loro per qualche ora, giusto per non sentirsi completamente abbandonati e affamati.
Che meraviglia questo Branco! Così sereno, pacifico educato.
Questo ho pensato mentre mi stavo per addormentare sotto le mie copertine.
Poi ho iniziato a sentire freddo, molto freddo in un punto del letto. All'altezza del ginocchio. Ho tastato e ho sentito bagnato, tutto bagnato, fino al materasso.
Ho pensato: sti cazzi! Altro che angioletti! Questi mi hanno pisciato sul letto!
La pankabbestia che c'è in me: che te frega, ti fai più in qua e continui a ronfare.
La personcina per bene: no, chissà di chi è! Ma come lo scrivo sul blog che ho dormito nel piscio? Mble, ti devi alzare e cambiare le lenzuola. Ti prego non far vincere il pankabbestia che è in te!
La cazzimma: Se fosse di Soda mi farebbe meno schifo che se fosse di Ciro. Perchè poi? Non so. E se fosse di Sandra, anche mi farebbe meno schifo. Di Pepa non è al cento per cento. Sta cosa del maschio però è proprio insana, che mi faccia schifo più la pipì di Ciro, il Cirone mio? Posso capire di un cane sconosciuto, ma Ciro, lui è un cavaliere. Poi se fosse sua sarebbe minore di una pipì di cane femmina, magari sono poche gocce...
La pankabbestia: in fondo è poca, spostati un pò, girati di qua, prova così, vedi: in posizione fetale neanche la senti.
Insomma, non mi dite niente, in questo turbinio di pensieri, mi sono addormentata.....
Ha vinto la pankabbestia!

Giovedì 30 novembre
Ore 7.00 sveglia.
Ore 7.30 mi alzo dal letto, sempre già vestita (grazie superpoteri!)
Sono decisamente in ritardo sulla tabella di marcia.
Solito rituale mattutino scendi sali-scendi-sali-scendi.
FARE SUBITO UNA LAVATRICE E CAMBIARE LENZUOLA E PIUMINO.
Lascio tutti, stavolta con stanza da letto chiusa che poi va a finire che la sera mi impankabbestialisco e quello che trovo trovo, ci dormo sopra!
Anche oggi, Il Santo Guru andrà da loro e sono sicura che quando tornerò troverò un Branco abbastanza buono e non ci sarà bisogno di fare corse folli e di consolare una Prole disperata.
Però, da questa esperienza ho concluso una cosa: una vita da ragazza madre che lavora tutto il giorno, con 4 figli a carico in età prescolare, non sarebbe pensabile per più di 4 giorni.
Io sono sfinitissima, anche psicologicamente perchè comunque mi preoccupo per loro, devo organizzarli, non posso permettermi di lasciare niente fuori posto e devo prendere mille precauzioni, cercare di accontentare tutte le loro necessità in quelle poche ore di tempo che ho per stare a casa (di cui il 90% è di sonno).
Penso che anche per il Branco questa settimana sia stata pesante, ma oggi è l'ultimo sforzo. Domani, se non si è pentito di vivere con noi, Nuvolone dovrebbe tornare a casa e riprendere a fare il padre e il marito.
Io da sabato non lavorerò più, ma di questo ne parliamo domani...